Far splendere le relazioni
Quando riusciamo a comunicare bene, possiamo godere di una buona relazione. Quando inciampiamo in errori di comunicazione, allora ecco che facciamo pasticci e ci allontaniamo.
Potremmo considerare la nostra capacità di COMUNICARE un elemento indispensabile per creare BUONE RELAZIONI con gli altri.🌲
Ma quali sono gli ingredienti essenziali per riuscire ad avere una comunicazione funzionale?
• Quando riusciamo a comunicare bene, possiamo godere di una buona relazione.
• Quando inciampiamo in errori di comunicazione, allora ecco che facciamo pasticci e ci allontaniamo.
Potremmo considerare la nostra capacità di COMUNICARE un elemento indispensabile per creare BUONE RELAZIONI con gli altri. 🌲
Se comunichiamo in modo chiaro, umile e coerente...il nostro partner ci starà vicini facilmente, il vicino di casa non avrà motivi per avercela con noi, il collega di lavoro ci rispetterà.
Ma quali sono gli ingredienti essenziali per riuscire ad avere una comunicazione funzionale?
💬 Avere chiaro per prima io cosa sento, cosa penso, come sto.
Serve un lavoro di consapevolezza su noi stessi prima di entrare in contatto con l'altro, altrimenti il malcapitato si troverà scaraventati addosso idee, emozioni, sensazioni nostre in modo confuso e ingiusto.
A volte serve prendersi un tempo per questo.
A volte non è per nulla facile capire cosa ci frulla in testa, e allora diventa saggio creare uno spazio nel cuore per accogliere, comprendere e riordinare. 🌺
Piuttosto posticipiamo il confronto ad un altro momento, quando nella nostra mente saranno tornati ordine e chiarezza.
💬 Se riesco ad esprimermi con una buona sintesi, allora sono nella strada giusta.
Spesso mandiamo vocali WhatsApp interminabili, lunghi e complessi. Oppure andiamo avanti ore a discutere con il nostro partner, con la sensazione di non aver mai davvero toccato il punto.
In questi casi è bene fermarsi, domandandosi: "come posso riassumere ciò che voglio dire in una frase?". 👆
Magari sarà necessario fare più tentativi, ma quando avremo trovato quella frase, sarà più semplice parlare davvero del problema e farci capire.
💬 Se quel messaggio che voglio comunicare lo ricevessi io, come ci rimarrei?
È una sorta di prova del 9 matematica: una volta chiaro ciò che voglio dire, e trovata una formula corta con cui esprimerlo, mi domando se tutto gira oppure no.
Per farlo mi pongo per un attimo nei panni dell'altro, provando ad immaginare cosa proverei al suo posto.
➡️ Se ciò che ipotizzo di provare corrisponde a ciò desidero esprimere, procedo.
➡️ Se invece mi suscita altre sensazioni, allora meglio aggiustare il tiro.
Proviamo a vivere la nostra capacità di comunicare come qualcosa di flessibile e aperto al cambiamento, lavoriamo prima di tutti su di noi, per poi incontrare l'altro.
In questo modo, le nostre relazioni non potranno che splendere. 🌸
Meditare con il chiasso, si può?
Mi trovo in montagna per qualche giorno di ferie, insieme a un bel gruppone di amici, parenti, bambini e cagnoni di ogni taglia. 🍃
Nel tardo pomeriggio con alcuni di loro sto praticando MEDITAZIONE, nel silenzio delle montagne che ci circondano con la loro maestosità. 🌲
Ogni tanto, però, quel silenzio pieno di pace viene interrotto dalle voci degli altri compagni di viaggio...
Mi trovo in montagna per qualche giorno di ferie, insieme a un bel gruppone di amici, parenti, bambini e cagnoni di ogni taglia. 🍃
Nel tardo pomeriggio con alcuni di loro sto praticando MEDITAZIONE, nel silenzio delle montagne che ci circondano con la loro maestosità.
🌲
Ogni tanto, però, quel silenzio pieno di pace viene interrotto dalle voci degli altri compagni di viaggio...che ridono, scherzano, parlano e si divertono poco più lontano da noi.
Ed è così che i loro discorsi irrompono forti nella nostra "bolla"! 🎈
Cosa farne di quelle voci?
Difficile ignorarle, soprattutto essendo per noi familiari e amiche.
Quelle voci diventano occasioni preziose per "richiamare" con ancora più energia la nostra attenzione, riportandola con dolcezza al respiro. Sono come delle campanelle, che ci ricordano di tornare al nostro oggetto di meditazione: il respiro. 🌬️
All'inizio possono essere vissute come fattori disturbanti, ma più ci si allena nella meditazione e più si impara ad integrarle nel processo. E anzi a sfruttarle come attimi in cui tornare qui, nel nostro corpo che respira.
🌲
Per meditare non è necessario un posto muto e indisturbato (nemmeno in montagna questo è possibile, a quanto pare! ). 😉
Per meditare occorre INTENZIONE.
Con l'intenzione possiamo scegliere consapevolmente cosa farcene dei tanti "disturbi" acustici e di altra natura, che crediamo ostacolare la nostra pratica. Possiamo usarli a nostro favore, aprendoci morbidamente verso ciò che non possiamo controllare.
Con l'intenzione possiamo meditare a casa con le urla dei nostri bambini che giocano nell'altra stanza, con i clacson delle auto che suonano nella strada accanto, con il trapano del vicino che irrompe sempre al momento giusto.
E, piano piano, anche i rumori più ostili diventano amabili "sveglie" per la nostra consapevolezza. 🔔
Bocconi freschi e gustosi
Quale spuntino mangerai oggi?
Gelato, frutta, yogurt, altro? 🍦🍉
Oggi vivi il tuo spuntino come un'occasione per praticare la · MINDFUL EATING ·
Nulla di mistico, trascendentale o strano!
Anzi, si tratta di qualcosa di molto reale e concreto: mangia il cibo che hai di fronte incontrandolo con tutto te stesso, con la mente davvero concentrata sull'atto del mangiare.
Quale spuntino mangerai oggi?
Gelato, frutta, yogurt, altro? 🍦🍉
Oggi vivi il tuo spuntino come un'occasione per praticare la · MINDFUL EATING ·
Nulla di mistico, trascendentale o strano!
Anzi, si tratta di qualcosa di molto reale e concreto: mangia il cibo che hai di fronte incontrandolo con tutto te stesso, con la mente davvero concentrata sull'atto del mangiare.
Come fare?
〰 Inizia con l'orientare il tuo sguardo verso i colori, le sfumature, la forma, le dimensioni e i contorni del cibo.
Usa come prima "ancora" la vista.
Se guardi davvero il cibo, la tua mente non potrà navigare in acque troppo lontane.
〰 Annusa il profumo del boccone prima di mangiarlo, magari notando le differenze tra ciò che sente la narice destra da quella sinistra.
La tua seconda "ancora" è l'olfatto.
Se gusti il cibo attraverso il profumo che emana, non potrai che essere davvero in sua compagnia.
〰 Quando il boccone entra in bocca, non deglutirlo subito quasi intero.
Prenditi una manciata di secondi per frantumarlo per bene con i denti, girarlo nel palato con la lingua, e solo quando lo hai reso piccino mandalo giù.
Dedicare più tempo alla masticazione aiuta ad attivare la terza "ancora", il gusto.
Gustare davvero non è fatto scontato.
Quando la mente è "scollegata" dal corpo è infatti difficile fare uno spuntino o un pasto godendoci il momento.
Ma quando mente e corpo entrano in comunicazione, si sintonizzano sullo stesso canale, allora quel cibo lo possiamo incontrare davvero. 🍇 E quel pasto ce lo ricordiamo anche a distanza di giorni! Rimane più impresso nella memoria, perché abbiamo investito su di lui molta ATTENZIONE.
Prova ad attivare queste 3 "ancore" durante il tuo prossimo spuntino, e se ti va condividi qui sotto la tua piccola esperienza di MINDFUL EATING 🌷
Buona pratica!
La tua vacanza Mindfulness
🐳 Quest'anno prevedi qualche giorno al mare?
🐋 Forse ti trovi proprio lì in questo momento?
Ecco alcuni spunti da leggere sotto l'ombrellone, per gustarti la tua vacanza con la mente sveglia e rilassata, attenta e in pace.
🐳 Quest'anno prevedi qualche giorno al mare?
🐋 Forse ti trovi proprio lì in questo momento?
Ecco alcuni spunti da leggere sotto l'ombrellone, per gustarti la tua vacanza con la mente sveglia e rilassata, attenta e in pace.
🐚 RIBALTA L'AGENDA 🐚
Se nella vita quotidiana in cima alle priorità sei solito posizionare i doveri (il lavoro, la pulizia della casa, gli impegni), in vacanza puoi concederti di mettere al primo posto te stesso.
Parti dal corpo, ascoltando momento dopo momento come variano i suoi bisogni primari.
· Di cosa ho fame in questo momento?
· Ho bisogno di rilassarmi?
· Mi sta venendo sonno, o mi sento sveglio?
· Ho caldo, ho freddo?
Domande non scontate né banali, che ci permettono di incontrare il nostro corpo per prenderci cura di lui (almeno in vacanza possiamo concedercelo, vero?).
E se necessario, rallenta il ritmo. Fai tutto più piano e con calma. Nessuno ti corre dietro, ma prima di tutto non devi farlo tu.
🐚 L'OROLOGIO INTERNO 🐚
A meno che tu abbia in programma una gita l'indomani mattina, prova a sperimentare la bellissima sensazione di non puntare alcuna sveglia. Apri gli occhi quando il cervello ha finito di ricaricarsi, e senti di non avere più bisogno di stare a letto.
Non c'è l'agenda piena che ti aspetta, quindi puoi farlo. Puoi scegliere di farlo.
Ti alzerai davvero riposato, con le energie pronte per la tua giornata al mare.
Inoltre, se di notte hai frequenti risvegli, resisti alla sensazione di sbirciare ogni volta che ore sono (così facendo "accendi" la tua mente pensante, che cerca di controllare in ogni momento, anche e forse soprattutto di notte).
Prova invece a lasciarti andare.
Lascia andare...con dolcezza.
Sprofonda nel tuo morbido cuscino, mettiti comodo, rimboccati il lenzuolo se necessario...e poi abbandonati di nuovo alla notte, lei ti è amica. Affidati a lei. Va tutto bene.
🐚 INSIEME ALLE ONDE 🐚
Chi non si perde anche solo per qualche istante guardando il mare?
Quest'anno mentre lo farai, prova anche a respirare insieme a lui: quando l'onda viene risucchiata indietro inspira, quando l'onda bagna la riva espira. 🌊
Come le onde del mare, anche il nostro respiro non si interrompe mai. Entrambi esistono, pulsano, e cambiano in continuazione.
Connetterci al respiro ci ricorda che siamo vivi, ci catapulta nel momento presente, ci fa godere ancora di più della fortuna di essere in vacanza.
Mentre guardi l'orizzonte marino davanti a te, non "pensare" tanto a ciò che vedi o a cosa ti ricorda, prova a "sentire" ciò che incontri: respira con le onde, respira l'attimo presente, non c'è luogo migliore dove andare in vacanza.
🐚 CHI C'È VICINO A ME? 🐚
Stare in spiaggia spesso diminuisce le distanze interpersonali.
Siamo fisicamente più vicini alle persone: le possiamo guardare negli occhi arrivate al loro ombrellone, possiamo sentire frammenti dei loro discorsi mentre passeggiano in riva al mare, possiamo immaginare che ruoli hanno nella vita mentre si spalmano tutti unti la crema solare. 🌞
Siamo fuori dai nostri ruoli sociali, e al mare ci veniamo tutti per lo stesso motivo: goderci qualche attimo di pace in vacanza.
È quindi una bellissima occasione per scambiare sguardi e parole con altri esseri umani come noi!
Prima di andare via dalla spiaggia, prova a salutare chi ha passato la giornata affianco al tuo ombrellone. Questo donerà prima di tutto a te un senso di unione e serenità.
Quando sei in riva al mare, ascolta come tutte le voci si incontrano, si uniscono, diventando una musica più grande.
Immagina di guardare la spiaggia da un drone che sorvola alto, per accorgerti di quanto alla fine siamo tutti uguali, spogliati dagli abiti del lavoro, dei ruoli, solo con i nostri costumi pronti per entrare in acqua.
Sorridi, ricordati più e più volte di farlo. 💚
E forse il tuo sorriso incontrerà quello di qualcun'altro, o addirittura ne farà nascere uno nuovo.
Perché siamo parte di un tutto più grande, non siamo soli. E la spiaggia saggiamente ce lo ricorda.
Buona vacanza al mare a tutti, che possa essere ricca di attimi consapevoli e pieni di vita...in fondo, dipende solo da noi!
🐠
Puoi trovare questo articolo anche su ArsCorporea Paper, il blog del Centro di Psicoterapia con cui collaboro.
Sei disposto a leggere il tuo racconto?
È più facile andare al cinema, perdersi in un romanzo, o spettegolare di qualcuno. Lo so.
Quando si tratta della storia di qualcun'altro - un amico, il vicino di casa, il protagonista di un film o di un libro - non ci tiriamo indietro, anzi, ci lasciamo appassionare da tutti i dettagli della loro storia.
Molto più faticoso è invece guardare il nostro racconto, le pagine che compongono il libro della nostra vita. Certi capitoli addirittura meglio non aprirli neanche. Vero? 📖
È più facile andare al cinema, perdersi in un romanzo, o spettegolare di qualcuno. Lo so.
Quando si tratta della storia di qualcun'altro - un amico, il vicino di casa, il protagonista di un film o di un libro - non ci tiriamo indietro, anzi, ci lasciamo appassionare da tutti i dettagli della loro storia.
Molto più faticoso è invece guardare il nostro racconto, le pagine che compongono il libro della nostra vita.
Certi capitoli addirittura meglio non aprirli neanche. Vero? 📖
Le storie degli altri a volte servono proprio per "distrarci" dalla nostra, o per farci vivere emozioni che crediamo di non poterci permettere...per poterci commuovere, arrabbiare, intenerire, per poter sperare in qualcosa di diverso.
Tutto questo è utile e di per sé non è dannoso.
Ma sappiamo nel profondo che il vero INCONTRO arriva quando guardiamo dentro noi stessi, anche a costo di dover rileggere pagine e pagine sepolte del nostro libro. 💚
· Ogni volta che lo apriamo con coraggio, la nostra storia si modifica.
· Ogni volta che il cervello ricorda e condivide le memorie con qualcuno, qualcosa cambia: i macigni possono trasformarsi in perle preziose, i sapori amari possono divenire sagge consapevolezze. 🌿
Abbiamo bisogno di tirar fuori le lacrime congelate nel freezer, le risate chiassose ma implose nella pancia, la voce della rabbia che non ha potuto urlare.
Perché siamo esistiti, ma spesso non abbiamo potuto esprimerlo.
È giunto il momento di prenderci cura di noi:
guardare indietro, per andare avanti con coraggio.
🌸
Articoli curati dalla Dott.ssa Sara Citro, Psicologa, Psicoterapeuta ed insegnante Mindfulness.