Meditare camminando
Chissà quanti passi facciamo ogni giorno, per raggiungere posti, girare per casa, per fare passeggiate all'aria aperta o per portare il nostro cane a sporcare.
Le gambe e i piedi sono il nostro veicolo principale, anche nelle giornate in cui stiamo per ore sul sedile della macchina macinando chilometri.
E allora perché non approfittare di loro per compiere brevi meditazioni quotidiane?
Lo possiamo fare tutti, anche chi non è solito praticare la classica meditazione sul cuscino nella vita di tutti i giorni.
Si tratta semplicemente di portare l'attenzione all'atto del camminare, mentre si sta camminando.
Sembra banale e semplice, vero? Tutt'altro. Provare per credere.
Proprio perché il camminare è un'azione ormai per tutti automatica e immediata, risulta piuttosto difficile focalizzare la mente sui dettagli del movimento, sulle sensazioni che i piedi e le gambe rimandano al cervello, sui cambiamenti del respiro mentre il corpo si muove a velocità diverse. Solitamente infatti ci muoviamo "con il pilota automatico", gli arti inferiori sanno già cosa devono fare e dove devono andare, quindi la mente si perde via facilmente in pensieri più o meno legati al momento presente.
Con questo post desidero invitarti ad uscire da tali automatismi, provando la meditazione camminata, puoi scegliere tu dove e quando praticarla.
Potresti iniziare ad esempio a casa, in una stanza da solo, magari insieme ad una musica rilassante di sottofondo: nelle mura domestiche potresti sentirti libero di chiudere anche gli occhi, se l'equilibrio lo permette, per percepire con ancora più vividezza i rimandi sensoriali del corpo.
Oppure puoi introdurla nel bel mezzo della routine quotidiana: mentre cammini spedito per andare al lavoro, in metropolitana, quando sei a passeggio con il tuo cane, durante la spesa al supermercato, mentre culli tuo figlio per farlo addormentare.
Non servono strumenti particolari, ma soltanto:
- il desiderio di connettersi con il momento presente, mentre stai camminando
- la convinzione che emergeranno continuamente pensieri distraenti, e che questo è assolutamente normale
- l'intenzione di riportare con gentilezza la mente alle sensazioni del corpo, ogni volta che ti accorgerai che ti ha trascinato altrove
- ricordarti di non infliggerti accuse se vivrai con difficoltà lo stare focalizzato sul presente, è per tutti faticoso e l'allenamento aiuterà
E ora concludo con una breve guida che potrai leggere prima di praticare la meditazione camminata, ti aiuterà a mettere a fuoco la struttura principale di questa pratica.
Sentiti però libero di portare creatività alla tua meditazione, a seconda dell'esperienza ogni volta differente che vivrai.
"Puoi tenere indosso le scarpe, ma sarà un’esperienza più ricca stando a piedi nudi o con le calze (se è possibile).
In piedi all’inizio del percorso chiudi gli occhi e percepisci tutto il tuo corpo. Nota le sensazioni provenienti dai piedi sul suolo, la gravità che tira il corpo verso il basso.
Nota la sensazione dell’aria che avvolge la tua pelle nelle zone del corpo esposte.
Ascolta i suoni che ti circondano, quelli più vicini e quelli più lontani.
Presta attenzione al respiro che fluisce nell’addome, nel petto e nelle narici.
Apri gli occhi e lascia che lo sguardo si rivolga verso il basso, qualche spanna davanti a te. Considera il tuo campo visivo come farebbe un artista, osservando i colori, le superfici e le forme.
Quando ti sentirai presente all’esperienza dello stare in piedi, sarà il momento di cominciare a camminare.
Solleva con attenzione un piede, dal tallone alla punta, notando le sensazioni presenti in esso, nella gamba e nel resto del corpo. Portalo lentamente in avanti attraverso lo spazio, notando come cambia l’equilibrio del tuo corpo. Appoggialo lentamente al suolo, una parte per volta, dal tallone alla punta.
Quando il piede sarà ben piantato sul pavimento sarà il momento di muovere l’altro.
Continua con questi movimenti lenti e attenti fino al raggiungimento della tua destinazione.
A quel punto fermati di nuovo in piedi, come all’inizio, facendo attenzione ai piedi contro il suolo, all’aria, ai suoni, al campo visivo.
Porta un sentimento di ringraziamento verso te stesso, per il gesto attento e curioso che hai appena donato al tuo corpo e alla tua mente."