Ti presento il Body Scan
Oggi desidero descriverti una pratica Mindfulness che amo particolarmente: il Body Scan.
Oltre ad essere una delle meditazioni più presenti nel mio quotidiano, la conduco spesso durante gli incontri Mindfulness, e mi capita anche di suggerirla nei percorsi di psicoterapia come strumento di centratura e di ascolto del corpo.
Questa pratica si compie solitamente da sdraiati, a pancia in su, con il corpo comodo e fermo.
Anche se la posizione assomiglia molto a quella del sonno, lo scopo non è arrivare ad addormentarsi. Al contrario, l'idea è risvegliare la mente focalizzandola sulle sensazioni che abitano il proprio corpo: si porta l'attenzione all'ascolto delle sensazioni corporee dai piedi fino alla testa, una zona dopo l'altra.
Alcune parti vengono percepite in modo molto vivido, anche se sono completamente immobili. In altre si scoprono piccoli o grandi dolori. Altre ancora sembra invece di non sentirle affatto (istintivamente può venire da muoverle per riuscire a sentirle).
Ma l'invito in tutti questi casi è lo stesso: provare ad ascoltare con curiosità quello che c'è, sia essa una sensazione piacevole, spiacevole o neutra, senza modificare nulla.
Prima di continuare la lettura, se ti va, prova questa pratica ascoltando l'audio che ho registrato e che trovi qui sotto. Ti serve soltanto un luogo tranquillo dove sdraiare il tuo corpo per venti minuti.
Com'è andata?
Forse non è stato semplice mantenere l'attenzione sul corpo?
E' subentrato il sonno? Oppure uno stato di agitazione, noia, irrequietezza?
Se ti sono capitate queste o altre situazioni è assolutamente normale. A meno che tu sia già abituato a questo tipo di pratiche, è molto difficile all'inizio rimanere concentrati, con la mente davvero sveglia, sulla moltitudine di sensazioni sempre diverse che ci trasmette il corpo fermo.
Ma pian piano la mente si abitua a riconoscere i momenti in cui vaga altrove, e impara a riportare con gentilezza l'attenzione alle parti del corpo.
Come ogni cosa, è questione di un po' di pratica.
Con il tempo si apprende a lasciar andare il desiderio di muovere il corpo, il bisogno di percepire per forza sensazioni vivide in ogni sua parte, o di far scomparire dolori o tensioni. Con l'aiuto del respiro, si impara a prendere semplicemente atto di quello che c'è o di quello che non c'è nel nostro corpo.
Il Body Scan diviene uno strumento prezioso ad esempio quando a fine giornata si percepisce la mente accelerata e iperattiva dai tanti stimoli con cui è entrata in contatto, e abbiamo bisogno di “tuffarci” nel nostro corpo per ritrovare un luogo di sicurezza e pace.
In queste situazioni è utile decidere di fermarsi, per ricongiungersi con il proprio sentire corporeo e fisico, prima di andare a letto. E' un atto di amore che doniamo all'organismo, alle nostre cellule.
Un senso di pace, di interezza e di tranquillità potrà emergere alla fine di questa pratica.
Ma scoprirai che ogni volta è sempre diverso, ogni volta ti faranno visita nuovi pensieri, emozioni e sensazioni. E la cosa più bella è che sarai sempre lì pronto ad accoglierli con amore e gentilezza.
Più minuti dedichiamo a questo tipo di ascolto, più diventiamo abili a fare costantemente attenzione ai segnali del corpo durante la vita quotidiana, anche e soprattutto quando ci sembra che il corpo ci stia portando in giro solo come un taxista.